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Posticipate le date dalle quali sarà obbligatorio adottare l’e-Das

Lo scorso 24 Dicembre, la Dogana ha pubblicato la Direttoriale n. 494575/RU, con la quale posticipava le date dalle quali sarà obbligatorio adottare l’eDas, portando al 30 Giugno 2022 la scadenza per tutti i depositi che movimentano prodotti energetici, lubrificanti, e anche alcoli.

Le vicende belliche che stanno sconvolgendo il quadro internazionale, hanno avuto un impatto anche su tutti i progetti in corso, perché l’Agenzia delle Dogane ha dovuto adottare rapidamente alcuni provvedimenti urgenti, in particolare indirizzati al contenimento dei costi energetici, attraverso la riduzione temporanea delle Accise o con agevolazioni mirate a particolari operatori economici. Pare evidente che la scadenza del 30 Giugno sarà quindi spostata, non essendo state fornite nel frattempo le necessarie istruzioni operative; era stato peraltro annunciato un incontro “Open Hearing” tra la Direzione di ADM e le Associazioni delle categorie coinvolte, ma ad oggi non abbiamo notizie in merito.

Noi di SIC siamo in costante ascolto, e monitoriamo quotidianamente le pubblicazioni Doganali; attraverso la nostra partecipazione a tutte le Associazioni di settore, siamo tempestivamente informati sulle novità, tuttavia non ci risultano alla data odierna iniziative della Dogana, per l’implementazione dei nuovi processi di digitalizzazione.

Quando saranno ufficializzate le nuove date per l’adozione obbligatoria dell’e-Das?

Sulla base della nostra esperienza, possiamo ragionevolmente concludere che la data del 30 Giugno sarà inevitabilmente aggiornata; non riteniamo che il processo si bloccherà, ma sarà necessario indicare nuove date di scadenza degli obblighi. Riteniamo che entro la fine di Aprile – inizio Maggio ADM darà qualche nuova indicazione: provvederemo appena possibile ad aggiornarvi sulle novità.

In attesa di maggiori chiarimenti da parte dell’Agenzia delle Dogane, riteniamo necessario che tutte le aziende dei settori interessati dalle trasformazioni annunciate, inizino a studiare un percorso di adattamento, che sarà inevitabile; infatti, mentre non conosciamo con certezza i tempi e le modalità attuative dei nuovi processi, è (o dovrebbe essere) già chiara la direzione generale dei cambiamenti, che sono governati da due esigenze non prescindibili:

  • Spinta verso la Digitalizzazione della filiera informativa logistica
  • Transizione energetica (Fit for 55)

Ognuno dei due temi richiede approfondimenti complessi, per i quali scriveremo articoli dedicati; ciò che è possibile accennare, per dare consistenza ai due temi, è che la Digitalizzazione di tutte le fasi di gestione dei processi logistici, nell’ambito dei prodotti energetici, lubrificanti ed alcolici, è stata indicata più volte dalla Dogana come una necessità imprescindibile, da implementare in tempi brevi. Questo processo è stato rallentato dagli eventi straordinari legati alla pandemia Covid prima, ed alla guerra in Ucraina adesso, ma non sarà accantonato: il filmato pubblicato sul sito di ADM illustra il complesso di automazioni e digitalizzazioni che si intende realizzare.

La digitalizzazione dei processi logistici è in ogni caso un’esigenza di tutte le aziende, anche prescindendo da quanto sarà imposto dalle nuove regole Doganali, per aumentare l’efficienza e la rapidità di gestione: anche prima che l’obbligo diventi effettivo, quindi, è opportuno affrontare questo tema, cercando di introdurre progressivamente elementi di innovazione, che anticipino quanto viene prospettato da ADM, ma gestendo con tempi e modi non imposti dall’esterno le fasi del cambiamento.

Per quanto riguarda il tema della Transizione Energetica, siamo tutti consapevoli del fatto che in qualche modo si realizzeranno gli obiettivi descritti nei documenti che la Commissione Europea ha pubblicato (https://documenti.camera.it/leg18/dossier/pdf/ES058.pdf)

Anche in questo caso, è oggi impossibile avere certezze sui tempi ed i modi con cui gli obiettivi saranno raggiunti, ma la direzione sembra ormai chiara, e prevede una forte spinta verso una maggiore tracciabilità dei prodotti oggetto della transizione, per applicare in modo elastico la leva della tassazione differenziata; l’argomento è troppo vasto per essere descritto in poche righe, ma anche in questo caso l’aumento di complessità gestionale, la tempestività, la flessibilità, richieste dalla transizione, richiedono un uso sempre più esteso di strumenti informatici a supporto.

E’ infine sempre più evidente che la sempre maggiore rapidità dei cambiamenti, la pervasività delle trasformazioni, la complessità crescente delle tecnologie e delle soluzioni disponibili, non possono più essere governate utilizzando esclusivamente risorse interne alle aziende: SIC, con più di 30 anni di esperienza e 35 collaboratori interni, concentra un bagaglio di competenze non riscontrabili in altre strutture, e si propone anche come fornitore di servizi di consulenza, per orientarsi in un mondo sempre più complicato.

Non solo prodotti software, quindi, ma anche e soprattutto servizi e consulenze di alto profilo: questo contraddistingue il nostro posizionamento sul mercato, rendendoci unici.